Avvocato Divorzista e Negoziazione Assistita

Risoluzione Alternativa alla Separazione e al DIvorzio: Ce lo Spiega Silvia Vannini – Avvocato Matrimonialista Roma

Avvocato Divorzista e Negoziazione Assistita

Con l’entrata in vigore dellaL. n. 162/2014 le coppie che intendono separarsi o divorziare consensualmente, possono prescindere dal deposito di un ricorso presso il Tribunale per intraprendere un percorso diverso e più veloce: la negoziazione assistita.

Si tratta una risoluzione alternativa alla separazione e al divorzio, caratterizzata dalla sostituzione dell’attività del giudice con quella di due o più avvocati in funzione di garanti della correttezza e legalità della procedura negoziale tra le parti.

Sicuramente l’obbiettivo è quello di snellire la procedura e di alleggerire i Tribunali dai carichi pendenti in materia, garantendo comunque un controllo esterno sulla legittimità dell’accordo che viene assicurato grazie all’intervento del PM, al quale vengono trasmessi gli atti affinché venga concesso il nulla osta o l’autorizzazione.

SEPARAZIONE E DIVORZIO IN COMUNE, COME FUNZIONA?

I coniugi che NON hanno figli minori, figli maggiorenni non autonomi, figli portatori di handicap o incapaci possono recarsi presso il Comune di residenza di uno dei coniugi  o presso il Comune in cui il matrimonio è stato iscritto o trascritto e concludere un accordo di separazione, divorzio o modifica alle condizioni decise dagli stessi, dinanzi all’Ufficiale dello stato civile. Tutto ciò, anche con l’assistenza facoltativa di un avvocato.

Tuttavia, l’accordo non può contenere patti di trasferimenti patrimoniali. Questa espressione ha dato adito a problemi interpretativi: è atto di trasferimento patrimoniale anche l’assegno mensile per il coniuge più debole? Dopo un lungo dibattito è intervenuto il Consiglio di Stato. Alla luce di questo intervento si può affermare che l’assegno mensile può essere disposto in favore dei coniuge più debole, a meno che non si tratti di assegno una tantum o di un trasferimento immobiliare.

Alcune associazioni si sono attivate per sottolineare che la tutela non è garantita nei confronti del coniuge più debole che potrebbe essere oggetto di “pressioni” da parte dell’altro coniuge e, quindi, sottoscrivere patti sfavorevoli. Quindi, prima di acconsentire e firmare una separazione od un divorzio presso il Comune è sempre meglio consultare un Avvocato per sapere se le condizioni sono eque oppure no.

COS’E’ L’ASSEGNO UNA TANTUM?

L’articolo 5 della legge 898/1970 stabilisce che la corresponsione dell’assegno divorzile può avvenire in un’unica soluzione, su accordo delle parti. Il Tribunale dovrà valutarne l’equità e, in tal caso, non può essere proposta alcuna successiva domanda di contenuto economico tra i coniugi perché l’assegno in questione ha natura dispositiva.

Fonte: Silvia VanniniAvvocato Matrimonialista Roma